Alla scoperta di Scicli...dalle suo origini ad ora!
Alla Scoperta di Scicli...dalle sue origini ad ora!
Tra le innumerevoli località siciliane, Scicli risulta
essere tappa imperdibile nel sudest siciliano. Questa città è il risultato di
dominazioni greche, cartaginesi, romane, bizantine, arabe e normanne. L'area
dove oggi si ammira Scicli era
abitata dai Siculi già tremila anni fa, infatti si possono datare i
primi insediamenti umani tra il VII e VI secolo a.C. La città, con
molta probabilità, deve il suo nome proprio ai Siculi; il paese era identificato
con il nome di Siclis, appellativo usato per
indicare l'antica popolazione. Il nucleo originario della città si estendeva
sul colle San Matteo, dove ancora oggi è possibile notare diverse
testimonianze: i ruderi del castello dei Tre cantoni, il quartiere rupestre di Chiafura e
le chiese di Santa Lucia, Santo Spirito e San Matteo. Dalla metà del 1300,
Scicli comincia a trasformarsi, lentamente. Lo spostamento dal colle alla
pianura è stato accelerato dal terribile
terremoto che, nel gennaio del 1693, distrusse l'intero sud est
siciliano. L'attuale impianto urbano deriva dalla ricostruzione successiva al
terremoto, Scicli fu distrutta ma risorse in stile tardobarocco. L'intensa
attività di ricostruzione settecentesca e della prima metà dell'Ottocento ha
dato alla città l'attuale aspetto: un intreccio di strette vie nascondono
palazzi e chiese di preziosa bellezza in un centro storico intimo e raccolto,
considerato una perla barocca.
Nel 2002, Scicli è stata inserita nella lista dei beni Patrimonio dell'Umanità, insieme
ad altre sette città del Val di Noto. Secondo l'Unesco «la via Mormino Penna,
per la ricca presenza di edifici del Settecento, e il palazzo Beneventano
rappresentano un capolavoro del
genio creativo umano dell'età tardo-barocca».
La Scicli del commissario Montalbano
Scicli è conosciuta, negli ultimi anni, per essere
l'ambientazione di una famosa serie televisiva italiana di successo: Il commissario Montalbano.
Il bellissimo edificio del comune del paese è, infatti, il palazzo del
commissariato nell'immaginaria
cittadina di Vigata e, l'ufficio del sindaco è, nella serie,
l'ufficio del questore Luca Bonetti Alderighi.
Scicli e le sue borgate
Il centro urbano di Scicli, intimo e raccolto, si apre verso
il mare. La costa è presidiata da quattro borgate: Donnalucata, Sampieri, Cava
d’Aliga e Playa Grande. Venti
chilometri di mare, frastagliate scogliere e spiagge di delicata sabbia
fanno del piccolo comune ibleo la città con la costa più estesa della provincia.
Sampieri
A pochi chilometri da Scicli, sorge il suggestivo borgo marinaro di Sampieri. Si hanno notizie
di questa borgata a partire dal VI secolo a.c. con il nome di “Ampolline”, nome derivante dal Tempio di Apollo. Oggi Sampieri è una
meta turistica molto amata, che rimane però fedele a se stessa nel
tempo, conservando le caratteristiche del borgo marinaro di un tempo. Meno
affollata e più intima è, invece, la
zona rocciosa a ovest del borgo, un litorale frastagliato di circa 3 km
che prosegue fino a Punta Corvo, ideale per gli amanti dello snorkeling.
Donnalucata
Donnalucata è la frazione più popolosa di Scicli. Il borgo
marinaro affacciato sul Mediterraneo dista dal centro solo 7 chilometri ed è
caratterizzato da due grandi spiagge: quella di Micenci e la spiaggia
di Ponente. La spiaggia di
Micenci si trova alla fine del lungomare, dove si apre un
ampio litorale lungo oltre sei chilometri che arriva fino a Cava
d’Aliga. Questa spiaggia è molto amata da coloro che trascorrono qui le loro
giornate di mare, tra relax e
sport. La spiaggia di Ponente, delimitata dal molo del porto di Donnalucata e dalla
scogliera che porta verso Playa Grande, è più piccola ma accogliente. Il
litorale è separato da viale della Repubblica, una delle vie principali della
frazione, dal lungomare Lentini che si affaccia sulla spiaggia di sabbia
dorata.
Cava d'Aliga
A dieci chilometri dal centro di Scicli si trova Cava d’Aliga, piccolo borgo di mare
con una spiaggia abbracciata da due imponenti scogliere che creano un golfo
naturale. Alle spalle della spiaggia si estende un piccolo villaggio che
durante l’anno è poco abitato ma d’estate si espande parecchio. La spiaggia di
sabbia fine è molto apprezzata da famiglie e giovani che abitano in
località limitrofe, ma negli ultimi anni è stata scelta anche da molti turisti
che amano la cordialità della gente, la pulizia della riva e del mare e i servizi che Cava d’Aliga
offre. Questo tratto di costa soddisfa tutti: i bambini che possono fare i loro
castelli con la sabbia, chi cerca relax, chi vuole fare sport chi ha voglia di
un’isolata scogliera da dove tuffarsi o semplicemente prendere il sole o
pescare.
Playa Grande
Infine, a meno di un chilometro da Donnalucata c'è il villaggio
di Playa Grande. Poche case distribuite su strade regolari precedono la grande
spiaggia che confina con la Riserva naturale del Fiume Irminio; una breve
passeggiata e si arriva alla suggestiva foce del fiume e dentro la riserva.
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